La morte che ha sconvolto all'improvviso il mondo degli appasionati e del manga, Kentaro Miura, autore e disegnatore di manga, ci ha lasciato troppo presto e in modo improvviso lasciando la sua opera,il manga Berserk, incompiuto dividendo il suo pubblico tra chi è semplicemente rimasto con l'amaro in bocca sapendo di non poter più leggere il finale dell'opera e chi è realmente dispiaciuto per la scomparsa di un grande artista. Questo ha aperto un forte dibattito che è ancora in corso, senza contare l'incertezza sul proseguimento o meno dell'opera da parte dei suoi fedeli assistenti e della casa editrice.
Questa improvvisa dipartita ha anche aperto un dibattito sui ritmi di lavoro nel settore dei manga in Giappone, ritmi esageratamente pressanti; le deadline; le aspettative da mantenere, le uscite da rispettare,tutti fattori che nel tempo hanno portato ad una vita solitaria, di malattia e problemi molti autori e che non sempre è riuscito a far breccia nella filosofia estrema e ben radicata nella società giapponese dove bisogna sacrificare tutto se stesso per il lavoro e il bene dell'azienda. Il problema è di lunga data e ha origini anctiche nella società del sol levante, cosa che rende ancor più difficile un vero cambiamento per il settore.